PROGETTO SPORT

È nostra intenzione lavorare con le associazioni sportive per rendere lo sport integrato e fruibile a tutti.

L'Asi, riconosciuta dal Coni, ci ha contattato per premiarci il 13 dicembre di fronte ai vertici Coni e rappresentanti dello stato.


La nostra proposta per lo Sport

Lo sport è l’essenza del benessere, per questo sia neurotipici che non, dovrebbero avere il diritto di usufruirne.

La nostra visione di sport è quella di sport integrato, fatto nel proprio quartiere tale da favorire il bambino autistico quanto la sua famiglia nel tessuto sociale di residenza.

Si potrebbe prendere in prestito il modello scuola dove, in una classe di neurotipici, viene inserito un alunno con disabilità, supportato da un insegnante di sostegno ed articolarlo più o meno così:

Il centro sportivo include in una classe di neurotipici uno o più alunni con disabilità, a discrezione dell’insegnante del corso.

L'insegnante del corso sportivo si avvale di un secondo insegnante di sport o, se lo richiede il caso, dell’accompagnatore ( di solito sono psicologi o psicoterapeuti) che segue l’alunno con disabilità.

Nel caso il centro sportivo debba usare un secondo insegnante dedicato al ragazzo con disabilità, istituire delle forma di sgravio fiscale per il centro sportivo.

Nel frattempo che questo accada, dare la possibilità alle famiglia di pagarsi da soli l’insegnante in più.

Si potrebbe anche istituire un data base di insegnanti sportivi di sostegno e coinvolgere il volontariato.

Molti ragazzi con disabilità non fanno sport, molte famiglie non hanno trovato accoglienza o il coraggio di proporsi.

Includere nuovi sportivi con disabilità può voler dire, per il centro sportivo che li accoglie, un nuovo indotto.

Sicuramente la famiglia, gli amici o le persone sensibili all'argomento, proveranno ad iscriversi in quel centro che si propone e dichiara inclusivo.

Se il centro sportivo lo desidera può identificarsi facilmente con l’adesivo sulla vetrina.

Non ci si immagina quanta speranza infonda...